Agosto è il mese del sole, delle vacanze e della pelle scoperta.
Per chi ha la vitiligine, questa stagione può rappresentare un momento delicato, non solo per la maggiore esposizione al sole, ma anche per l’impatto emotivo legato alla visibilità delle macchie.
Ecco perché è importante conoscere, proteggere e rispettare la propria pelle, soprattutto d’estate.
La vitiligine è una malattia cronica della pelle caratterizzata dalla perdita del pigmento in alcune aree del corpo.
Questo avviene principalmente a causa della distruzione o morte dei melanociti. I melanociti sono cellule specializzate della pelle che producono melanina, il pigmento responsabile del colore della pelle, dei capelli e degli occhi.
Queste cellule si trovano principalmente nello strato più profondo dell’epidermide, ma sono presenti anche nei follicoli piliferi, nelle mucose e in altre aree dell’organismo. Quando i melanociti smettono di funzionare o muoiono, la zona interessata perde il colore, dando origine alle tipiche macchie bianche della vitiligine.
La vitiligine non è dolorosa, né contagiosa, e non rappresenta un rischio per la salute. Tuttavia, ha un decorso rapido e può manifestarsi in qualsiasi parte del corpo, con una predilezione per il viso, il collo, le mani e le pieghe cutanee.
La vitiligine colpisce circa l’1% della popolazione mondiale, senza distinzione di sesso o etnia, e compare più spesso dopo i 20 anni, anche se può insorgere in qualsiasi fase della vita.
La vitiligine non è uguale per tutti. In alcune persone si presenta con poche piccole macchie; in altre, interessa porzioni più estese del corpo. Le macchie possono dare un leggero prurito e, nella maggior parte dei casi, restano in modo permanente.
La vitiligine non ha un’unica causa riconosciuta, ma può essere legata a una combinazione di fattori:
- Alterazione del sistema immunitario che attacca erroneamente i melanociti (le cellule che producono la melanina);
- Predisposizione genetica soprattutto se ci sono altri casi in famiglia;
- Eventi stressanti sia fisici che emotivi;
- Esposizione a sostanze chimiche che possono danneggiare i melanociti;
- Scottature solari gravi che possono innescare o peggiorare la malattia;
- Fattori di tipo autoimmune spesso associati ad altre patologie autoimmuni;
- Disturbi metabolici che possono interferire con la funzionalità cellulare della pelle.
Per confermare la diagnosi, il dermatologo utilizza una speciale luce UV chiamata lampada di Wood: se le macchie diventano bianco latte, si tratta di vitiligine.
Sebbene la vitiligine non sia prevenibile in senso stretto, è possibile ridurre il rischio che le macchie si estendano e prendersi cura della propria pelle in modo adeguato.
Ecco alcuni consigli utili:
- Proteggere la pelle dal sole
- Gestire lo stress
- Evitare sostanze chimiche irritanti
- Seguire uno stile di vita sano
- Fare controlli dermatologici regolari
Attualmente non esiste una cura definitiva, ma ci sono diverse terapie che possono aiutare a rallentare la progressione o a ripigmentare la pelle.
Oltre agli effetti visibili, la vitiligine può influenzare profondamente la qualità della vita.
Chi ne è affetto può sviluppare insicurezze, bassa autostima, ansia o depressione.
Negli ultimi anni tanti sono stati le modelle, gli artisti, gli sportivi e gli influencer che hanno contribuito a dare visibilità a questa condizione, mostrandosi con orgoglio nella loro unicità.
Ricorda: la vitiligine non toglie nulla, ma aggiunge carattere, storia e bellezza.